

Anche quest’anno la Caritas di Saluzzo, con il progetto Presidio “Saluzzo Migrante”, propone le Vacanze Solidali:campi di volontariato per gruppi e singoli (maggiorenni), da maggio a settembre.
Le Vacanze Solidali sono un’opportunità per sperimentare l’integrazione e l’incontro con l’altro attraverso la costruzione di relazioni con persone che provengono da 21 nazionalità diverse dell’Africa sub-sahariana: una realtà ricca di storie, culture, sensibilità, ma anche difficoltà di vario tipo.
Un’occasione di crescita, soprattutto per i giovani, che contribuisce a diventare cittadini del mondo, capaci di superare i pregiudizi, per costruire ponti anziché muri, nella società.
CONTATTI: info@saluzzomigrante.it
Per informazioni e costi: scarica la presentazione VACANZE SOLIDALI 2019
Per saperne di più sul progetto “Saluzzo Migrante”, scarica CONTESTO, STORIA, CRITICITA
Anche “Saluzzo Migrante”, per voce del responsabile Alessandro Armando, è intervenuta giovedì 31 gennaio al convegno “PASsi avanti” sul tema dell’accoglienza dei migranti che ogni anno arrivano nel territorio per lavorare come stagionali nella raccolta della frutta.
Il referente ha ripercorso l’ultimo anno di attività a favore delle persone in difficoltà sul territorio, ponendo l’accento sull’evoluzione di una situazione degli stagionali che la Caritas Saluzzese, diretta da Don Giuseppe Dalmasso, monitora dal 2008, coinvolgendo operatori e volontari, anche molto giovani.
intervento integrale CARITAS convegno PASsi Avanti
Qui i materiali del convegno:
Slides convegno “PASsi avanti”
Relazione conclusiva “PASsi avanti”
IL FORO BOARIO
L’intervento è iniziato ricordando l’attività svolta presso il Foro Boario a partire dal 2013 dove “ci hanno chiamati ad essere parte. A non poter ignorare. A metterci a disposizione, delle istituzioni, ad aiutare le imprese agricole, ad incontrare i lavoratori. Per tre anni pochi soggetti, tra i quali il Comune di Saluzzo, si sono addentrati quotidianamente in quella manciata di km di asfalto del Foro Boario per provare a capire e a leggere quello che tutti chiamavano “fenomeno degli stagionali”. Tre anni in cui abbiamo dovuto ripetutamente ricordare che non si trattava di un’emergenza sociale migratoria, ma di una questione attinente al mondo del lavoro agricolo”.
Rispetto al 2013 ha voluto poi sottolineare come nel 2018 la situazione si sia notevolmente trasformata con la creazione del dormitorio PAS (Prima Accoglienza Stagionali) dove, come ha ricordato Armando: “Caritas ha seguito, supportato per quanto le è stato possibile intervenire, la progettazione e i lavori che hanno portato al campeggio-dormitorio. Una scelta che leggiamo come mescolata di concretezza e “coraggio politico””.
L’OCCUPAZIONE IN VIA LATTANZI
L’occupazione del magazzino in via Lattanzi, come sottolineato dal referente di “Saluzzo Migrante”, ha segnato un momento di cambiamento nella geografia dei luoghi dell’accoglienza degli stagionali, arrivando a diventare in poco tempo “un’alternativa al PAS per centinaia di uomini”.
Armando ha ricordato come per operatori e volontari della Caritas diocesana non sia stato facile accedere all’ex magazzino per monitorare la situazione eppure “la fiducia di alcuni ci ha permesso di trascorrere diverse ore, assistendo a situazioni terrificanti, in un non-luogo, uno spazio di sopraffazione e abusi di ogni genere. Un luogo di fronte al quale si sono firmati centinaia di contratti di lavoro, da cui ogni mattina, per mesi, un esercito di uomini partiva per la raccolta della frutta delle nostre campagne per poi tornare al tramonto cercando legna per scaldare l’acqua piovana e provare a lavarsi o a cucinare.
Non possiamo non raccontare la nostra difficoltà nel ritrovarci ad allestire un presidio mobile nel buio di via Lattanzi. Ritrovarci ad assistere un malato, sollevandolo con le braccia da un cartone buttato sull’asfalto freddo di quegli enormi stanzoni senza luce, né acqua, né bagni. Abbiamo visto un minorenne infortunato, ascoltato un lavoratore sfruttato. Dopo quasi dieci anni, è per noi inaccettabile che lavoratori del nostro territorio non trovino nessun’altra sistemazione, ritrovandosi a dover scegliere tra bivaccare lungo il viale alberato del Foro Boario oppure occupare una vecchia fabbrica abbandonata”.
L’ACCOGLIENZA DIFFUSA
Il referente di “Saluzzo Migrante” ha poi ricordato che l’attività della Caritas Saluzzese si è dipanata anche nei tanti luoghi del progetto di “Accoglienza Diffusa” gestiti insieme al Consorzio Monviso Solidale. Qui 170 persone (delle 350 che ne hanno fatto richiesta) hanno trovato una sistemazione dignitosa nei 114 posti messi a disposizione a Verzuolo, Lagnasco, Costigliole e Saluzzo.
I NUMERI DEL PRESIDIO DELLA CARITAS SALUZZESE
Da maggio a dicembre 2018, come evidenziato durante il convegno, operatori e volontari di “Saluzzo Migrante” hanno incontrato migliaia di persone (oltre 150 a settimana) attraverso i servizi messi a disposizione dall’Infopoint allestito in corso Piemonte: docce calde, abiti e cibo distribuiti dalla “Boutique du monde”, biciclette e riparazioni.
Gli sportelli del progetto presidio sono stati attivi 3 volte a settimana da aprile a dicembre per un totale di 103 giorni durante i quali la Caritas ha registrato 874 accessi di cui, per la prima volta, 4 da parte di donne.
(nell’intervento integrale i dettagli sugli accessi ai servizi di assistenza sanitaria, legale, sindacale)
IL FUTURO
Grande preoccupazione è emersa dalle prospettive disegnate dal referente di “Saluzzo Migrante”. In particolare Alessandro Armando ha evidenziato il timore della Caritas diocesana rispetto alle attuali politiche nazionali sull’immigrazione, esprimendo “forte preoccupazione in merito alle novità legislative recentemente introdotte. La cancellazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, in assenza di un decreto per l’incremento dei flussi per motivi di lavoro, intaccherà enormemente il nostro territorio. Prevediamo che molti braccianti ritorneranno per la prossima stagione agricola senza un permesso di soggiorno, disposti a lavorare in condizione di illegalità e esposti maggiormente a pratiche di sfruttamento”.
Per affrontare questa situazione, al termine del suo intervento, il referente di “Saluzzo Migrante” ha auspicato un necessario lavoro di rete, un costante confronto tra il mondo agricolo, sociale e le istituzioni, a più livelli, nel comune obiettivo di normare un fenomeno strutturato, ma non gestito sia indispensabile.
Il PAS, l’Accoglienza Diffusa – Coltiviamo Solidarietà, i campi della Coldiretti, il coinvolgimento del Consorzio Monviso Solidale nella tutela delle persone fragili, il sindacato di strada rappresentano secondo la Caritas Saluzzese interventi migliorabili, ma necessari, che “dimostrano una presa di coscienza e l’operatività di un territorio che non abbandona, ma prova a prendersi cura”.
CALL 1 : OPERATORE DELL’ACCOGLIENZA
la persona sarà inserita nell’equipe di Saluzzo Migrante
si occuperà della gestione delle strutture relative al progetto “Accoglienza Diffusa” e della struttura Casa Madre Teresa.
Periodo: da giugno 2019 a dicembre 2019 (si richiede disponibilità dal mese di maggio a partecipare a tre momenti di formazione)
CALL 2: OPERATORE PER L’IMMIGRAZIONE E L’INTEGRAZIONE
la persona si occuperà del progetto Presidio
front-office dell’Infopoint dedicato ai migranti, ascolto e orientamento amministrativo, sanitario, sindacale e legale, insieme allo staff della Caritas
Periodo: da maggio 2019 a dicembre 2019 (si richiede disponibilità nel mese di aprile a partecipare a tre momenti di formazione)
Requisiti preferibili:
Come candidarsi:
inviare un’email a caritas@saluzzomigrante.it
con oggetto “CALL1 Saluzzo Migrante COGNOME NOME” per candidarsi alla posizione di operatore dell’accoglienza
oppure “CALL2 Saluzzo Migrante COGNOME NOME” per candidarsi alla posizione di operatore per l’immigrazione e l’integrazione
allegare Curriculum Vitae in formato europeo con fotografia, data e firma, specificando indirizzo e-mail e numero di telefono al quale essere contattati.
La scadenza per candidarsi è stata prorogata a lunedì 11 Marzo 2019 entro le ore 19:30
Modalità di selezione:
Giovedì 07 Marzo e venerdì 08 Marzo 2019 i candidati saranno invitati a presentarsi per un colloquio di gruppo conoscitivo e informativo circa il progetto e le posizioni aperte, a cui seguiranno eventuali colloqui individuali nella settimana successiva.