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Luglio 2018

Copertina Casa Madre Teresa Saluzzo Migrante Caritas 2018

Casa Madre Teresa: un luogo di cura e protezione

By Autoctoni, News

Si chiama Casa Madre Teresa di Calcutta il progetto di accoglienza, partito un anno fa a Saluzzo, che sarà inaugurato sabato 28 luglio alle 11 in via Sant’Agostino 27, alla presenza del Vescovo Monsignor Cristiano Bodo che ha fortemente sostenuto l’iniziativa, dedicandola alla suora simbolo dell’impegno per gli ultimi.

La struttura, realizzata al pian terreno dell’Ex-IAL (Istituto Addestramento Lavoratori) adiacente al cortile del Seminario, offrirà 24 posti letto suddivisi in due camerate, destinati non solo ai migranti che ogni anno arrivano in zona per cercare lavoro nella raccolta della frutta, ma a tutte le persone in situazioni di grave vulnerabilità.

L’obiettivo è intervenire con urgenza per dare una risposta immediata sia alle precarie condizioni abitative dei migranti non residenti sul territorio, ma anche a categorie particolarmente fragili come i minori, i malati, le vittime di sfruttamento lavorativo, della tratta o persone colpite da gravi reati.

Casa Madre Teresa nasce quindi come progetto di sostegno che possa evitare l’aggravarsi di condizioni precarie, intervenendo in un’ottica protettiva, attivando così una presa in carico a 360° della persona.

La struttura, realizzata in locali concessi dal Seminario vescovile, oltre ai 24 posti letto, comprende uno spazio comune allestito con un’area cucina/refettorio e una lavanderia, uno spazio di convivialità, socialità e cura. Qui gli ospiti potranno trovare un luogo pensato per dare dignità, dove dovranno provvedere essi stessi alle pulizie e alla preparazione dei pasti.

Un progetto importante per i giovani di Saluzzo Migrante, che si affianca al quotidiano lavoro di supporto e informazione con l’Infopoint.

Da sottolineare che Casa Madre Teresa offrirà un luogo temporaneo di accoglienza, limitato ad alcuni giorni o settimane, che non si vuole sostituire al Pas (il dormitorio creato dal Comune di Saluzzo e dalla Regione nell’ex caserma Filippi), né all’accoglienza diffusa o alle sistemazioni fornite dalla Coldiretti. Casa Madre Teresa sarà rivolta a coloro che vivono una problematica di alta vulnerabilità. Gli ospiti potranno essere segnalati dal Progetto Presidio della Caritas di Saluzzo o dallo sportello medico in corso Piemonte 63, ma anche dall’ospedale o dal Consorzio socio-assistenziale Monviso Solidale.

Casa Madre Teresa sarà custodita 24 ore al giorno per servizi di emergenza anche notturni, inoltre ogni martedì pomeriggio i giovani di Saluzzo Migrante contribuiranno alle pulizie insieme agli ospiti, mentre una cooperativa di Fossano si occuperà del cambio della biancheria.

Cura e protezione sono le parole chiave di questo nuovo luogo, che nasce per creare nuove autonomie. Casa Madre Teresa è fatta di “muri” non per dividere, ma per creare comunità.

[fotografia di copertina di Pietro Battisti]

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Copertina Live3 Saluzzo Migrante Caritas saluzzo migranti

#Live2018_3 Nessuno resta indietro

By Live blog

Continua questa difficile estate che ci vede sempre più impegnati a garantire supporto e accoglienza ai migranti arrivati nel Saluzzese per la raccolta della frutta. Nonostante quest’anno il Comune di Saluzzo, insieme alla Cooperativa Armonia e ai mediatori culturali della Cgil, abbia allestito nell’ex caserma Filippi il dormitorio PAS (Prima Accoglienza Stagionali), i 368 posti disponibili sono stati subito assegnati. La struttura quindi non ha potuto dare ospitalità a tutti gli stagionali arrivati in cerca di lavoro.

LA NOSTRA PRESENZA AL FORO BOARIO
I posti al PAS sono andati esauriti in pochissimi giorni così circa 200 persone sono rimaste accampate all’esterno, sul viale del Foro BoarioÈ qui che in questi giorni si sta concentrando l’azione della nostra équipe e dei volontari CaritasUn’attività che parte dall’incontro e dall’ascolto dei braccianti, per capire i loro bisogni e i loro problemi. Alcuni sono originari del Burkina Faso, del Senegal e del Mali, altri anche del Togo e del Gambia, ma tutti hanno in comune la necessità (e la speranza) di trovare lavoro nei frutteti. Anche le esigenze sono comuni: un posto dove dormire, acqua e bagni, poter cucinare insieme. Alcuni vorrebbero rinnovare il permesso di soggiorno per non dover lasciare Saluzzo mentre lavorano o cercano lavoro. Sia per gli stagionali presenti al PAS sia per chi si trova al Foro Boario, fuori dal dormitorio, i nostri volontari e l’équipe portano avanti un costante lavoro di informazione, ascoltandoli e invitandoli all’Infopoint in corso Piemonte 59 nel caso in cui abbiano necessità di assistenza legale, medica o amministrativa.

SULL’OCCUPAZIONE DEL MAGAZZINO
Mercoledì 11 luglio alcune decine di persone, che non hanno trovato posto in altre strutture di accoglienza, hanno occupato illegalmente un capannone privato in disuso, nei pressi di via Lattanzi a Saluzzo. Ci siamo subito mobilitati per monitorare la situazione e capire meglio cosa fosse accaduto. Siamo riusciti a parlare con alcuni di loro che ci hanno spiegato il motivo dell’azione. Pur comprendendo l’estremo disagio di quanti ormai da alcune settimane sono costretti a vivere all’aperto, siamo preoccupati che l’occupazione sia un motivo di ulteriore vulnerabilità della loro condizionePensiamo sia necessario che queste persone restino in una situazione di legalità e speriamo si possa trovare presto una soluzione soddisfacente.

DOCCE, CIBO E VESTITI 
Per queste persone ogni settimana come Caritas apriamo un servizio di docce che, interrotto dopo l’apertura del dormitorio PAS, è stato riattivato ed è disponibile il lunedì e il giovedì. Alle docce si aggiunge tutti i martedì e i giovedì la nostra “Boutique du Monde”, un punto distribuzione che abbiamo allestito in una casetta gonfiabile, per offrire generi di prima necessità (abbigliamento, coperte e cibo) in collaborazione con l’Emporio della solidarietà di via Maghelona. Qui gli stagionali che ne fanno richiesta, oltre 200 negli ultimi 7 giorni, contribuiscono al servizio con un’offerta libera per riconoscere loro dignità e garantire l’accesso a tutti quanti.

[continua]

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Copertina Live2 saluzzo migrante progetto presidio coltiviamo solidarietà

#Live2018_2 Coltiviamo Solidarietà e il Presidio

By Live blog

Il primo mese di questa nuova stagione è stato molto difficile. Sono arrivati a Saluzzo oltre 500 migranti stagionali, richiamati dai datori di lavoro o giunti per la prima volta alla ricerca di un’occupazione nel settore.

Il dormitorio PAS alla ex-Filippi, predisposto per 368 persone, si è riempito in pochi giorni,  ma sul viale del Foro Boario ci sono circa 200 persone.  Caritas incontra i migranti al Foro Boario: si discute, si ascolta, si invitano le persone all’Infopoint di corso Piemonte 59. Insieme al Consorzio Monviso Solidale e al cordinamento degli operatori del PAS, Caritas ha immediatamente cominciato le attività di accompagnamento dei “contrattualizzati” dal dormitorio PAS alle accoglienze diffuse del progetto Coltiviamo Solidarietà.

Sono 4 le accoglienze diffuse attive per il 2018: la Casa del Custode di Saluzzo (40 posti), le due case di Costigliole (20 posti in totale) e due mini-campi a Lagnasco (30 posti) e Verzuolo (24 posti), per un totale di 114 posti letto.

Venerdì 15 sono state aperte le porte della Casa del Custode, nei pressi del cimitero di Saluzzo. L’accoglienza, potenziata durante la primavera dall’Amministrazione comunale attraverso il rinnovo di alcuni locali e la preparazione di una cucina ed una refettorio esterni alla struttura, è stata preparata grazie al contributo di molti volontari. Le persone accolte in questo luogo hanno un letto, un posto armadio, il porta bici, un refettorio, bagni e docce calde. Attualmente sono presenti nella casa 24 lavoratori con contratti medio-lunghi a Saluzzo.

La sera di lunedì 18 ha aperto le porte anche la casa di Costigliole, che al momento ospita 10 persone.

Coltiviamo Solidarietà è una possibilità importante di abitazione dignitosa e di “riscatto” per i migranti che hanno un contratto di lavoro in uno dei Comuni aderenti al progetto, permette al PAS di avere nuovi posti a disposizione ma purtroppo non riesce a migliorare la situazione dei molti uomini, anche lavoratori, accampati sotto il viale del Foro Boario, non accolti dai loro datori di lavoro.

Per loro ogni settimana c’è il servizio di docce in Caritas che, interrotto dopo l’apertura del PAS, è stato riattivato nei giorni di lunedì e giovedì.

[continua]

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